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Immenso patrimonio cinematografico e fotografico dal 1924 ad oggi: l'archivio dell'Istituto LUCE E-mail
Video - Storia
Lunedì 29 Marzo 2010 15:19
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L'Istituto LUCE (L'Unione Cinematografica Educativa) è la più antica istituzione pubblica destinata alla diffusione cinematografica a scopo didattico e informativo del mondo.
Nato in Italia nel 1924, l'Istituto LUCE fu una sapiente intuizione del regime fascista che ne intuì la rilevanza come fondamentale strumento di propaganda per consolidare potere e autorità.
Dopo il ventennio i vari governi che si sono succeduti hanno senz'altro restituito tante libertà ai cittadini, ma si sono ben guardati dal liberare l'informazione (nel frattempo diventata televisiva) dal diretto controllo del potere esecutivo, considerando l'enorme potere sulla formazione del consenso che da sempre immagini e filmati hanno esercitato.
Ma a questo blog non interessa ora disquisire sull'uso strumentale del messaggio delle immagini e dei video, quanto all'enorme valenza didattica dell'Archivio dell'Istituto Luce, che ci restituisce gratuitamente uno spaccato dell'Italia dal 1924 in poi, attraverso 4.000 ore di filmati, 400.000 fotografie, 200.000 schede catalografiche.

 

L'archivio cinematografico dell'Istituto Luce conserva quasi un secolo di memoria storica collettiva fissato in immagini in movimento, in milioni di metri di pellicola.
Si tratta di un prezioso e vastissimo patrimonio filmico composto non solo di cinegiornali e documentari di propria produzione ma anche di testate d'attualità, collezioni documentaristiche e fondi esterni acquisiti via via nel tempo.
Questa ricca fonte audiovisiva, di un valore storico-culturale inestimabile, salvaguardata e valorizzata, catalogata e digitalizzata per essere accessibile a tutti, conta, attualmente, 12.000 cinegiornali, 6000 documentari e varie tipologie di film che vanno dalla cinematografia delle origini fino alla documentazione della vita politica, sociale e culturale degli ultimi decenni. L'archivio custodisce inoltre 8000 rulli di "girato non montato": si tratta del materiale cosiddetto di "repertorio".
L'archivio fotografico dell'Istituto Luce, con il suo patrimonio di oltre 3 milioni di immagini, documenta tutto il Novecento ed è una fedele cronaca dei cambiamenti del nostro Paese. I fondi di prima acquisizione e di produzione istituzionale coprono un arco temporale esteso, raccontando eventi, paesaggi, mutamenti sociali dal 1919 al 1956: sono on-line le immagini scattate dal fotografo Adolfo Porry Pastorel, le fotografie del Fondo Luce articolato nei diversi "reparti" interni sull'Attualità, i paesaggi e monumenti d'Italia, l'Africa Orientale Italiana, la guerra. Altri fondi acquisiti dal dopoguerra in poi documentano la società italiana dal 1948 fino ai giorni: sul sito sono consultabili le immagini dell'Agenzia Dial-Press, che raccontano gli anni della Dolce vita a Roma e gli scatti dell'Agenzia Foto V.E.D.O che descrivono la politica e il costume in Italia dal 1948 al 1965.
Grazie agli accordi di partnership stretti tra Istituto Luce e Cineteca del Friuli, Aamod, Archivio Quilici, Archivi di Albania, è possibile integrare e rendere fruibili on line, in un ambiente comune, collezioni di diversa provenienza, arricchendo l'offerta in rete di risorse documentarie. La Cineteca del Friuli conserva circa 6000 audiovisivi, lungometraggi risalenti alle origini del cinema, l'Aamod vanta migliaia di film di non fiction, fotografie, documenti sonori, cartacei di storia sociale e politica, l'archivio Quilici raccoglie le immagini del più importante documentarista italiano, l'archivio albanese, con i suoi documentari dal dopoguerra agli anni Novanta, è una rara finestra sulla cortina di ferro e sul mondo comunista.
Per orientarsi all'interno di questa enorme quantità di materiali, sono stati individuati una serie di percorsi tematici:

In alternativa si può utilizzare il motore di ricerca presente sulla sinistra per digitare l'oggetto della ricerca (una località, un personaggio, ecc), oppure orientandoci tra le directory che catalogano immagini e filmati per argomenti (Arte e Cultura, Costume, Cronaca, Economia, Geografia, Istituzioni, Natura, Scienze, Società, Spettacolo Sport, Storia).
Pensate che ho digitato il termine "Ancona" e l'archivio mi ha restituito ben 162 schede cinematografiche, composte da 126 cinegiornali, 24 documentari e 12 filmati di repertorio. Oltre a queste sono state individuate ben 121 schede fotografiche.
Questi documentari rappresentano fonti davvero eccezionali per percorsi di ricerca storica, in quanto mostrano chiaramente alcuni particolari della città oggi completamente scomparsi. Ovviamente, dove è presente il sonoro, occorre contestualizzare il commento al periodo di riferimento, ma anche questo aspetto dischiude tutta una serie di opportunità didattiche legate all'analisi del rapporto tra informazione e potere, estremamente interessante da approfondire.

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