Consigli per proteggere i bambini nella navigazione online Stampa
Risorse - Sicurezza
Scritto da Administrator   
Martedì 22 Dicembre 2015 14:39

E’ ormai noto che Internet rappresenta una vastissima fonte di informazioni e che alcune di queste vengono utilizzate in maniera distorta per fini criminali, come l'adescamento e lo stalking dei bambini. Secondo i dati di InternetSafety101.org nell'82% dei crimini sessuali contro i minori il colpevole ha usato il social network della vittima per raccogliere informazioni su ciò che piaceva o non piaceva alla vittima stessa, mentre il 65% degli adescatori ha usato il social network della vittima per
raccogliere informazioni sulla dimora e sulla scuola della vittima stessa.

Diventa così indispensabile monitorare le attività online dei giovanissimi affinché possano accedere a Internet in maggiore sicurezza, senza timore di adescamenti o minacce. I ricercatori di ESET, da sempre in prima linea per assicurare una navigazione sicura ai bambini di tutte le età, hanno così individuato una serie di consigli ed accorgimenti affinché i genitori possano aiutare i propri figli a esplorare Internet in modo sicuro.

I suggerimenti per ridurre i rischi che i bambini diventino delle vittime solitamente si basano sul controllo dei loro accessi a Internet con modalità non appropriate alla loro età. Ma non tutti gli abusi accadono online, sarà necessario preparare i ragazzi a segnalarne gli indizi. Per i genitori è essenziale assicurarsi che i propri figli sin dalla tenera età conoscano quali sono le informazioni appropriate da condividere con gli altri, anche se si comportano da amici (questo è proprio quello che i predatori fingono di essere).
Stabilire delle regole su come:
1. Inviare o pubblicare foto
2. Fornire contatti o informazioni sulla propria identità o sulla famiglia
I ragazzi dovranno sapere che è meglio:
- Socializzare online con i bambini solamente se li conoscono anche nella vita reale
- Evitare discussioni online di natura personale con gli sconosciuti, in particolare conversazioni a sfondo sessuale, sulla violenza e su attività illecite.
Quando si reputa che i ragazzi siano abbastanza cresciuti per utilizzare un social network, questi potrebbero desiderare di incontrare dal vivo le persone conosciute online. È molto importante che un genitore o un adulto di fiducia accompagni i ragazzi al primo incontro, per determinare se sia sicuro e appropriato alla loro età.
L'idea di stabilire delle regole non è quella di rendere i bambini timorosi degli estranei, ma di instillare loro la capacità di valutare le comunicazioni con una sana cautela. C'è un detto molto famoso nel settore della sicurezza: “Fidati, ma verifica”. Ciò significa che non bisogna accettare ciecamente quello che ci viene detto, ma effettuare le dovute ricerche per verificare l'attendibilità della comunicazione.

Alcune delle regole sopra citate potrebbero essere percepite dai ragazzi come una limitazione alla loro indipendenza, ma essere un buon genitore (o mentore) significa trovare il giusto equilibrio tra fornire ai giovani gli strumenti per farli diventare con il tempo degli adulti, e dedicargli tutto il tempo necessario per farli sentire amati e protetti.
Un genitore, quindi, potrà tendenzialmente essere più protettivo quando i propri figli sono piccoli e fin quando non comprenderanno e faranno proprie le ragioni che rendono importanti queste regole. Gli adolescenti, come anche gli adulti, sono le potenziali vittime delle truffe, così imparare a evitarle e proteggere la loro privacy gli servirà per tutta la vita.
Forse la cosa più importante che si può fare per proteggere i bambini dai predatori online è stabilire un buon rapporto e aprire delle linee di comunicazione con loro. Il social engineering si basa proprio sulla creazione di un forte legame di paura o di fiducia.
La regola generale è che se un bambino si sente a suo agio a discutere delle proprie esperienze con un genitore, senza temere punizioni o giudizi, è maggiormente in grado di stabilire se le comunicazioni siano truffe o tentativi di adescamento. È importante ricordare che anche se i vostri figli dovessero in qualche modo farsi coinvolgere e rispondere ai predatori, rimangono delle vittime esattamente come chi cade in una truffa.
 
Fonte: www.eset.it

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