"Promemoria di un docente intelligente" Stampa
Opinioni - Scuola
Venerdì 10 Settembre 2010 14:20

 

Promemoria di un docente intelligente è una riflessione dell'ins. Cristina Galizia sul senso etico e sulla grande responsabilità che ogni docente ha nel formare i propri alunni.
Dalla lettura di queste note, appassionate e vibranti, a volte scherzose altre intime e penetranti, si coglie il senso profondo della missione docente.
Il testo si è ben presto trasformato in video, che riesce a sottolineare molto efficacemente il significato dei passaggi più significativi, grazie ad una sapiente scelta di immagini e musiche.

Vi consiglio di visitare l'interessantissimo blog didattico della collega, Arringo, "una piazza virtuale, luogo di incontro e di scambio di idee per tutti coloro che credono nella scuola, che vogliono mettere a frutto i propri talenti e che hanno tanta voglia di crescere insieme".
La lettura del testo e la visione del filmato sono il mio personale augurio di buon inizio di anno scolastico.

"Consapevole che sono qui non per scaldare la sedia e che la cattedra potrebbe benissimo essere occupata da qualcun altro, oggi mi impegnerò a dare il meglio a questi ragazzi che mi siedono davanti.

Farò del tutto perché non attacchino chewing gum sotto il banco: li impegnerò in lavori significativi e intriganti, li aiuterò a collaborare e ad agguantare l’obiettivo. E magari chiederò di optare per le caramelle.
Eviterò che migrino per i corridoi e organizzino i bagno-camp, partendo da argomenti di loro interesse e giungendo a fine lezione con uno scopo raggiunto. Coltiverò il dialogo incentivando la divergenza di opinione, fermandomi solo quando volano libri.
Tralascerò di dare valutazioni numeriche come i numeri al lotto, anche perché la macchina della fortuna in classe non entra. Opterò invece per una valutazione formativa che dimostri i progressi fatti e indichi la via del miglioramento e che sia anche la via verso una maggiore autostima.
Condividerò con loro gli insuccessi e, dopo aver sommessamente declinato accidenti e perfezionato invettive, studierò con loro il tragitto da seguire. Mi impegnerò con tutta me stessa perché nella scuola non si perpetuino le divergenze socioculturali, possa io finire a coltivare campi con la penna Biro: lotterò perché i più svantaggiati possano avere nella scuola un’occasione di riscatto e un domani possano dire di avermi superato alla grande.
Oggi farò tutto questo, cosciente dei miei limiti e della mia umanità, perché ho scelto di fare questo mestiere, perché credo nell’intelligenza dei ragazzi, perché ho deciso di scommetterci sopra.
Spero solo di non farmela sotto." 

Articoli correlati

Written on 01 Febbraio 2011, 18.57 by
In piena fase di scrutini mi capita di leggere questa riflessione di Rosario Mazzeo sulla valutazione nella scuola, per Il Sussidiario. E' un vademecum...