L'Antico Egitto nell'ultima puntata di Ulisse Stampa
Video - Storia
Martedì 17 Aprile 2012 20:39

L'ultima puntata di "Ulisse, il piacere della scoperta" è stata dedicata a Ramesse II, il più grande Faraone della millenaria storia dell'Antico Egitto.

Chi ha avuto la fortuna di viaggiare lungo il Nilo, come è capitato al sottoscritto, ha potuto toccare con mano di come ancora oggi siano presenti tra resti e monumenti molti riferimenti a quest'uomo e alla venerazione nei suoi confronti del popolo, per varie generazioni successive.

Ricordo che Ramesse II visse circa 3200 anni fa e che era considerato un po' come il Re Sole dell'epoca, che come Luigi XIV ha regnato per un periodo lunghissimo, oltre 67 anni.L'epoca di Ramesse è quella del massimo splendore dell'Egitto.

In tutta la valle del Nilo il suo volto viene scolpito ovunque nella pietra.Tra i tanti templi, statue colossali, obelischi che portano il suo nome, l’opera più grandiosa è il tempio di Abu Simbel, protagonista negli anni sessanta del Novecento di un'operazione senza precedenti: quella di venire segato in tanti pezzi e spostato più in alto per evitare che le acque del Nilo, in seguito alla costruzione di una diga, lo sommergessero. Alberto Angela ha seguito le vicende di questa impresa giudicata all’epoca quasi impossibile.

Ogni faraone si preoccupava di costruire la dimora dove sarebbe vissuto in eterno, circondato dagli oggetti a lui più cari, da ori, gemme, arredi. La tomba di Ramesse è rimasta sconosciuta per secoli, fino alla spedizione egiziana di Napoleone Bonaparte.

Alberto Angela è riuscito a portare le telecamere all'interno di un’altra opera grandiosa di Ramesse: la spettacolare tomba della moglie, l’amatissima Nefertari. Nessun faraone fino a quel momento si era occupato della dimora eterna della propria moglie, Ramesse costituisce una eccezione. Si tratta di una tomba oggi chiusa al pubblico, ma Ulisse è stata in grado di mostrarne le splendide decorazioni.

Anche la mummia di Ramesse ha una storia straordinaria, ha conosciuto attraverso i secoli una serie di incredibili peripezie: sfuggita a profanazioni e distruzioni, è rimasta a lungo nascosta in una grotta segreta, fino ad essere collocata al Museo del Cairo dove oggi viene ammirata da milioni di visitatori.Sorprendente è il suo viaggio del 1975, quando la mummia dall’Egitto ha dovuto essere trasportata fino a Parigi, per essere curata dai microrganismi che l’avevano attaccata. Tutti gli onori sono stati tributati al faraone che tornava a viaggiare dopo tremila anni dalla sua morte. La mummia era addirittura munita di un passaporto valido a tutti gli effetti, e nelle generalità veniva indicata come “Re deceduto”.

Un viaggio avventuroso, con cui Ulisse ha portato alcuni tra i principali aspetti della cultura dell'Antico Egitto in tutte le case.

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Ecco la seconda parte del documentario

 

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