Corsi di formazione di lingua inglese per insegnanti di scuola primaria: le richieste della CGIL Stampa
Docenti - Formazione e aggiornamento
Giovedì 29 Marzo 2012 13:57

La Circolare Ministeriale 1188 del 20 febbraio 2012, che istituisce nuovi corsi di inglese per insegnanti di scuola primaria, riservati ad un contingente massimo di 16000 docenti, ha creato un vero e proprio putiferio all'interno delle varie istituzioni scolastiche.

Alcuni Dirigenti Scolastici hanno obbligato tutti i docenti non abilitati all'insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria ad iscriversi al corso, ben sapendo che non sarà possibile soddisfare tutte le richieste. Oltretutto, lasciando in tal modo all'Amministrazione Centrale la scelta di quali domande accogliere, esiste il fondato rischio che possano partecipare docenti non interessati, con l'esclusione di altri invece motivati ad affrontare il percorso formativo.

Altri DS, in maniera più avveduta, hanno operato una ricognizione preliminare delle richieste di adesione, inviando i nominativi dei soli docenti interessati.

Ma oltre a questo problema, si sono evidenziate anche molte perplessità sulla natura e sull'efficacia di questo percorso formativo in modalità blended, senza dubbio molto meno efficace rispetto a quello organizzato dalle Università, che hanno saputo preparare in maniera adeguata i docenti alla prova d'esame svolta da Istituti di certificazione riconosciuti a livello europeo.

 

Per questo inserisco una nota inviata dalla CGIL inviata al MIUR con richiesta di un incontro immediato per affrontare e risolvere alcune problematiche  relative al 2° contingente di insegnanti destinati al corso di formazione della lingua inglese nella scuola primaria.

"Oggetto: corsi di formazione lingua inglese - docenti scuola primaria

l'insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria vive un momento di grave difficoltà da quando il DPR 81/09 lo ha affidato ad insegnanti di classe specializzati prevedendo un piano di formazione cui i docenti sprovvisti di titolo sarebbero obbligati a partecipare. Con Nota del 20 febbraio 2012, prot n.1188, il MIUR ha comunicato l' avvio del 2° contingente di formazione per 16.000 docenti. Al proposito, dobbiamo segnalare innanzitutto che della Nota la Scrivente Organizzazione Sindacale non è stata in alcun modo informata; in secondo luogo, in molteplici situazioni locali alla Nota hanno fatto seguito comunicazioni di Uffici Territoriali o di singoli Dirigenti Scolastici nelle quali si danno interpretazioni riduttive e/o forzate della Nota stessa destando preoccupazioni e disagi tra i docenti.

La FLC chiede un incontro urgente nel quale affrontare la questione e le problematiche ad essa afferenti alla luce delle seguenti considerazioni:

la formazione del personale docente è normata dal CCNL, Capo VI, artt da 63 a 71, come un diritto di cui fruire; ne consegue che, in assenza di un nuovo testo contrattuale, l'obbligatorietà è quantomeno opinabile;
la Nota 1188, al punto 4. Criteri e modalità organizzativa , nel definire le priorità in base alle quali gli USR individueranno i docenti da formare, ripropone sostanzialmente i criteri a suo tempo definiti dall'Ansas: docenti neo immessi in ruolo sprovvisti di titoli per insegnare la lingua inglese; docenti con un livello di competenza linguistica superiore al livello A1; docenti la cui sede di titolarità si trova nelle province in cui mancano risorse professionali formate e ciò privilegiando in ogni caso i docenti più giovani. Ciò nonostante ci pervengono numerose segnalazioni di casi in cui tali priorità non sono state tenute in considerazione. Si stanno verificando situazioni paradossali: si pretende di obbligare a frequentare i corsi, docenti alle soglie del pensionamento, oppure, ad esempio, una docente riconosciuta invalida civile per ipoacusia e quindi impossibilitata all'acquisizione della fonetica di una lingua straniera!
Nella normativa non si riscontra alcuna indicazione in merito agli eventuali obblighi dei docenti che, pur avendo frequentato i corsi, non riescono ad acquisire il titolo. A tal proposito si stanno verificando situazioni assurde di docenti, che hanno avuto esito negativo al termine del corso, per i quali si reitera l'obbligo di frequenza.
Trattandosi di un piano formativo, per giunta di tipo linguistico ove le caratteristiche soggettive acquistano particolare rilevanza, la disponibilità personale è elemento determinante e necessario;
peraltro, il profilo professionale del docente non è stato modificato ed anche in ragione di ciò non può determinarsi l'obbligo di corrispondere a requisiti che non hanno trovato una definizione contrattuale.
La FLC sollecita quindi il MIUR ad una declinazione più puntuale delle priorità relative all'individuazione dei docenti da formare e indica nella disponibilità del singolo docente uno dei criteri da prescrivere.Inoltre nei confronti dei docenti che frequentano e frequenteranno i corsi, si impone come dovuta la piena applicazione dell'art 64 comma 3 del CCNL, che prevede il rimborso delle spese di viaggio qualora i corsi si svolgano fuori sede. In caso contrario, la FLC si farà parte diligente nelle richieste di risarcimento danni."

 

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