Tutta l'opera di Caravaggio in una mostra... impossibile Stampa
Discipline - Arte e immagine
Sabato 16 Gennaio 2010 16:49

Nessun percorso virtuale saprà mai sostituire le emozioni del contatto diretto con un'opera d'arte.
Ritengo che questa sia una premessa necessaria per introdurre un progetto sicuramente importantissimo e preziosissimo, ma in nessun settore come in quello dell'arte, l'esperienza reale e diretta può essere sostituita da quella virtuale, per quanto tecnologicamente perfetta.
Puo' invece rappresentare un insostituibile strumento complementare e preparatorio o successivo alla visita diretta per consentire l'approfondimento della conoscenza e la scoperta di ogni dettaglio.
Sto parlando dell'allestimento di una "mostra impossibile" (la prima di una serie), progettata da Renato Parascandolo con il contributo della RAI, e dedicata alle opere di Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio.
Impossibile perchè con il passare del tempo è sempre più diffuso il rifiuto dei direttori dei musei, pubblici e privati, di cedere ad altri musei, sebbene temporaneamente, le loro opere, anche per i costi sempre più proibitivi delle assicurazioni.

Le mostre "impossibili" sono tali nel senso che finora, per esempio, un affresco poteva essere percepito come tale (con la sua "aura") e ammirato soltanto sul posto. Ora invece, impiegando tecniche digitali d'avanguardia e collocando virtualmente lo spettatore di fronte all'opera d'arte originale, riprodotta in scala reale, questo limite può dirsi superato.
Le mostre sono inoltre "impossibili" perché dilatano lo spazio espositivo del museo convenzionale: vi si raccoglie l'opera completa di un artista, e - grazie all'interazione di media e linguaggi diversi - si ricostruisce l'ambientazione dell'opera d'arte. Infatti quella che voi potete ammirare tramite il collegamento online ad un sito web in realtà è stata allestita fisicamente per la prima volta a Napoli (a Castel Sant'Elmo) nella primavera del 2003 (circa 35.000 visitatori in quaranta giorni e un'imponente eco di stampa), l'esposizione comprendeva 68 dipinti in formato reale, compresa "La decollazione del Battista", un quadro di circa 6m x 3m, conservato a Malta.
Successivamente la mostra è stata presentata a Salerno, a Roma (Castel Sant' Angelo, 145.000 visitatori) e a Malta (Caraffa Store, 40.000 visitatori). Le prossime tappe della mostra sono: Mosca, San Pietroburgo, Chicago, Boston, New York, San Francisco e Buenos Aires.
La tecnica utilizzata non ha la finalità di creare nell'osservatore l'illusione di trovarsi di fronte al quadro autentico. L'allestimento, infatti, è, per così dire, trasparente: una diapositiva grande come la tela originale, priva di cornice, retroilluminata da una luce diffusa da quattro faretti e sospesa a un'intelaiatura hi-tech. Tuttavia, se queste riproduzioni sono qualcosa di meno dell'originale, per certi aspetti sono, paradossalmente, qualcosa di più, in quanto la nitidezza delle immagini retroilluminate restituisce al dipinto la sua luce interiore sovente mortificata, nelle mostre reali, da illuminazioni inadeguate che impediscono di cogliere molti dettagli e sfumature. Inoltre, la trasparenza del supporto agisce come una sorta di radiografia che mette in luce correzioni e cancellazioni sottostanti, dovute ai ripensamenti dell'artista, assolutamente invisibili nel dipinto originale.
I dipinti delle "mostre impossibili" sono collocati in una scenografia didattica che ne illustra la genesi, il contesto storico, artistico e culturale: pannelli, multivisioni dinamiche proiettate su grandi schermi, documentari, film e sceneggiati televisivi sulla vita e le opere dell'artista, testimonianze audiovisive dei più autorevoli storici dell'arte italiani e internazionali
Nella preparazione della mostra sul Caravaggio la ricerca sulla tecnica di riproduzione ha impegnato, per oltre due anni, un gruppo di specialisti della fotografia, delle luci e della digitalizzazione di immagini. Assistiti dall'occhio esperto di autorevolissimi critici d'arte e di specialisti del restauro, i tecnici della Rai hanno messo a punto un procedimento di stampa delle diapositive originali che ha consentito di ottenere risultati straordinari, apprezzati anche da severi e autorevoli storici dell'arte, Ferdinando Bologna, Salvatore Settis, Claudio Strinati.
Il sito web "Tutta l'opera di Caravaggio"  è caratterizzato innazitutto dall'altissima definizione delle immagini digitali, che consentono una esplorazione del quadro decisamente non usuale in un sistema online. In questa prima sezione del sito è possibile visitare la mostra di Castel Sant'Elmo, prima sede dell'esposizione, nel suo allestimento originale. L'intendimento è quello di creare nel visitatore un impatto simile a quello sperimentabile nel corso di una visita a una mostra reale. Il visitatore si troverà immerso nella scenografia di Castel Sant'Elmo insieme ad altri spettatori, perciò l'apprezzamento della scala geometrica è assolutamente realistico, anche se virtuale. Ricordiamo le riproduzioni dei quadri del Caravaggio esposte a Castel Sant'Elmo erano in scala 1:1. Il visitatore si sposta nello spazio espositivo azionando il mouse del computer, scoprirà alcune aree "sensibili" che forniranno indicazioni sui quadri. Chi fosse interessato a un particolare quadro di Caravaggio, potrà accedervi direttamente cliccando sul quadro stesso.
Non soltanto è possibile esaminare il quadro in alta definizione: a ogni quadro è associata una scheda di orientamento, in basso a sinistra nella videata, oltre all'accesso a tutto l'apparato di testi e rimandi elaborato dalla redazione. Le citazioni contengono tutte l'indicazione della fonte, per consentire ulteriori approfondimenti fuori linea.
Per l'analisi dettagliata del quadro, si utilizzano strumenti di selezione e ingrandimento. Per analizzare nei minimi dettagli le immagini delle opere di Caravaggio, per consentire la verifica "dell'imitar bene le cose naturali", è stata costruita una interfaccia con una tecnologia particolare che consente di "esplorare" le opere senza separare i particolari in immagini successive, ma esaltando le funzioni web.
Il particolare dell'opera d'arte che s'intende esaminare dettagliatamente viene inquadrato per mezzo di un traguardo mobile nell'area piccola in alto a sinistra, che è una miniatura del totale del quadro. Tale particolare è presentato al centro della schermata ad alta definizione (area grande). Spostando il traguardo di esplorazione il contenuto dell'area grande scorre sotto gli occhi del visitatore con continuità. Tale "continuità" è essenziale perché il particolare sia correttamente inteso come parte di un tutto. I particolari e i rapporti dimensionali sono più reali che in una riproduzione a mezzo stampa, proprio per la presenza contemporanea di elementi che, pur separati nello schermo del computer sono tuttavia ricomposti nello schermo della memoria. E' necessario ricordare che tale lavoro è stato possibile grazie alla incredibile definizione delle immagini digitali realizzate per la mostra, che oltre a costituire un patrimonio in se, consentono trasposizioni mediali di alto contenuto informativo e conoscitivo, fornendo alla fruizione in rete possibilità inesplorate sul piano culturale e didattico.
La navigazione all'interno del quadro avviene azionando un "cruscotto" molto intuitivo nell'uso che consente di spostarsi, all'interno dell'immagine in tutte le direzioni, e di ingrandire i dettagli utilizzando il cursore sottostante.
Nell'area in basso a destra sono raffigurati attraverso piccole icone, tutti i quadri contenuti nel sistema. Questo consente, sia per ragioni di studio, sia per ragioni didattiche di poter passare da un quadro all'altro, senza modifiche di schermo o di interfaccia mettendo in evidenza le relazioni che tra le varie opere si vogliano esaltare. Ciascuna icona, contiene le informazioni essenziali per la definizione del quadro.
A partire dalle immagini delle opere in mostra, sono stati proposti alcuni percorsi tematici, che sono "rotte precostituite" di tutte le possibili navigazioni. In particolare il percorso "Caravaggio e la Musica".
In alcuni dipinti del Caravaggio sono riprodotti strumenti musicali e spartiti. Facendo "doppio clic" su ciascuno spartito, è possibile ascoltarne le musiche, eseguite da "Musica picta". È anche possibile accedere a una spiegazione che riporta i dipinti nella storia dei madrigali dell'epoca. Altri percorsi tematici sono previsti, seguendo le orme di Dario Fo, Ferdinando Bologna e Claudio Strinati, altri se ne aggiungeranno in seguito, in grado di fornire all'utente un punto di vista privilegiato di esplorazione. Questa sezione riguarda le audioguide presenti nella mostra ed utilizzate dal pubblico, che saranno disponibili da remoto, per chiunque voglia preparare una visita o visitare la mostra in modo virtuale senza perderne gli aspetti salienti.
A partire da un numero di opere che non cresceranno più, essendo tutta l'opera di Caravaggio, si mette a disposizione del pubblico la possibilità di avere un web aperto ed in continua trasformazione, in grado di essere arricchito da contributi diversi che vengono da un nuovo accostamento di elementi già presenti. Il valore non deriverà tanto dalle opere in se, ma dalle infinite relazioni che gli esperti potranno far emergere da esse. La transdisciplinarità dell'intervento resterà esaltata nella rete anche dopo la chiusura della mostra.
Il sito riporterà, mano a mano che la mostra verrà presentata in giro per il mondo una sezione sui "luoghi di esposizione", un modo per collegare insieme Castel Sant'Elmo di Napoli con il Castel Sant'Angelo di Roma con tutti i luoghi che ospiteranno la mostra in futuro in Italia ed nel mondo, quando saranno tanti, saranno una nuova rete, fisica, reale, al di la dell'architettura e del tempo, una volta castelli di difesa o dimore nobiliari potranno trovare un nuovo filo conduttore che neppure Caravaggio avrebbe potuto prevedere.  

 

Per scaricare la guida alla mostra in formato PDF cliccare qui

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