Come aiutare il bambino dislessico nello svolgimento dei compiti a casa: consigli per i genitori Stampa
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Giovedì 02 Settembre 2010 17:21

L'assegnazione dei compiti ai bambini dislessici rappresenta da sempre una questione controversa e dibattuta.
Ma fare in modo che lo svolgimento dei compiti possa rappresentare un valido supporto all'apprendimento del bambino e non un ulteriore motivo di frustrazione ed inibizione è compito dell'insegnante nella scelta dell'attività e del genitore nel rappresentare un aiuto e una presenza rassicurante e incoraggiante nel momento del lavoro.

A questo proposito inserisco alcune indicazioni proprio rivolte ai genitori per aiutare i bambini nei compiti scolastici e per supportarli nelle varie attività didattiche, messe a disposizione da AIDITALIA.


Aiutare nei compiti scolastici e dare supporto scolastico

I compiti a casa possono essere “l’incubo” giornaliero del bambino dislessico e della sua famiglia. Vi riportiamo alcuni consigli per rendere i compiti utili all’apprendimento e non un motivo di scontro tra voi e il ragazzo.

Per prima cosa ricordatevi che il fine dei compiti scolastici è praticare qualcosa che si è già appreso a scuola. Se il compito è troppo difficile parlatene con l’insegnante. Non permettete che vostro figlio si senta frustrato se i compiti sono troppo difficili o troppo lunghi per le sue forze. Spesso aiuta dargli compiti più semplici e diminuire notevolmente il volume.

Stabilire una routine.
Programmate una routine quotidiana nell’esecuzione dei compiti scolastici. Una programmazione scritta appesa ad un muro vicino al posto di studio, sarebbe la cosa più indicata. Lasciate lo spazio alle attività extra scolastiche.

Il luogo dove si studia deve essere tranquillo, con ampio spazio di lavoro e tutto il materiale a disposizione (matite, carte geografiche etc.). Il tavolo da cucina va bene solo per brevi controlli di studio! Capite quale è l’ora migliore per vostro figlio per studiare. Ricordatevi che il ragazzo dislessico necessita di tempi supplementari di recupero dopo il rientro da scuola, egli ha dovuto investire più energie dei coetanei.
La lettura quotidiana è importante per poter sviluppare le abilità e le strategie in tale campo. Quando il ragazzo è stanco e frustrato intervenite leggendogli ad alta voce i testi, ciò può aiutarlo ad apprezzare il testo. Ricordatevi che il testo può essere anche ascoltato con audiocassette.

Eseguire i compiti
Dividete i compiti in parti eseguibili in tempi ragionevoli. Fate fare delle pause. Incoraggiate il ragazzo a produrre, con calma, compiti di buona qualità piuttosto che cercare di finire tutto male e in fretta. Il ragazzo dislessico spesso si scoraggia se la quantità di compiti è eccessiva.
Controllate se il ragazzo capisce le consegne del compito, leggetegliele ad alta voce se sono di difficile comprensione. Se necessario, eseguite con lui i primi esercizi.
Nei componimenti scritti, prima che inizi, aiutate il ragazzo, oralmente, a sviluppare le idee secondo un ordine logico; insegnategli il vocabolario specifico di cui ha bisogno. Se necessario, in forti disortografie, siate la sua scrittrice in modo che il suo pensiero possa svilupparsi indipendentemente dalla sua disabilità.

Controllo dei compiti
Insegnate a vostro figlio a rivedere i propri compiti, correggendoli e migliorandoli, ciò lo renderà indipendente da voi. Insegnategli ad usare un computer con il correttore ortografico, incoraggiatelo a velocizzare la digitalizzazione.
Se il ragazzo è lento nell’esecuzione dei compiti, incoraggiatelo ad usare una sveglia, in modo che realizzi i tempi impiegati e impari a razionalizzarli.
Quando il ragazzo completa in modo soddisfacente i compiti, lodatelo e sottolineate le cose fatte bene!

Organizzazione (scuola secondaria)
Aiutatelo ad organizzare una chiara pianificazione scritta dei compiti settimanali. Controllate con lui i tempi di esecuzione e i risultati ottenuti.
Incoraggiate il ragazzo nel prendere appunti, raccogliendoli per materia, in modo da non perderli. Usate colori diversi per materia ciò lo aiuterà molto.
Se il ragazzo non scrive in modo accurato i compiti assegnati, chiedete ad un compagno, alla fine delle ore scolastiche, di aiutarlo o chiedete all’insegnante di dargli indicazioni scritte.
Contattate regolarmente gli insegnanti per sapere se il ragazzo segue il livello didattico della classe.
Controllate che il ragazzo porti a scuola i libri e l’equipaggiamento corretto.

Abilità scolastiche (scuola secondaria)
Abbiate la sicurezza che il ragazzo abbia le strategie per eseguire compiti scolastici quali: preparazione di componimenti scritti, preparazione alle interrogazioni e rielaborazione di appunti. Aiutatelo nel trovare strategie alternative nella soluzione dei problemi matematici o nei compiti in generale; pensate anche a persone differenti o compagni che possano aiutarlo.
Revisionate il lavoro svolto prima delle verifiche. Incoraggiatelo a fare schemi, sottolineare i testi, fare figure, etc. tutto ciò che può aiutare la memoria.

Uso della tecnologia
L’uso del computer nella presentazione dei compiti può fare una grossa differenza nella valutazione finale. Grande aiuto nelle abilità letterarie è dato dall’ascolto di libri in cassetta.

Non diventate l’insegnante di vostro figlio
Non fatevi carico dei suoi compiti scolastici e non diventate l’insegnante di vostro figlio. Ricordatevi che il ragazzo ha molti insegnanti ma una sola madre. La relazione madre – figlio è troppo importante per essere rovinata da un vostro ruolo di insegnante.
Sarebbe molto indicato avere un’insegnante o uno studente che vi sostituisca nell’esecuzione pomeridiana dei compiti, con vostro figlio. Pensate a lungo termine. Pianificate con anticipo e pensate a lungo termine. Con un figlio dislessico può essere necessario un lungo tempo per la scelta e la presentazione scolastica del ragazzo; prendete contatto con altri genitori che hanno fatto la vostra scelta prima di voi, potranno esservi di grande aiuto.

Siete un genitore!
Per concludere, divertitevi con vostro figlio e fategli capire che lo amate e amate la sua presenza. Ricordatevi: può sembrare un lavoro immenso crescere un figlio dislessico, ma vedrete che cresce in fretta!
 

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