Generazione "Selfie"? Parola d'ordine: Condividere!

Categoria: Sicurezza Pubblicato: Venerdì, 12 Febbraio 2016

foto: ustation.it

Avete una nuova ragazza o un nuovo ragazzo? Condividete. Avete trascorso una splendida vacanza? Condividete. Avete cucinato una cena deliziosa? Condividete. Avete un nuovo passaporto? Condividete.
Condividete. Condividete. Vi suona familiare? In questo caso fate attenzione: probabilmente state condividendo troppo.

Questo tipo di comportamento è tipico dei ragazzi che crescono insieme ai computer, vivono la tecnologia e utilizzano i social network. A causa della loro voglia di condividere ogni dettaglio delle loro vite, sono stati soprannominati la generazione “Selfie” o “Me, Me, Me”.

Comunque, molti di loro non realizzano che stanno immettendo troppe informazioni online e ignorano le conseguenze di questo comportamento. In accordo con un sondaggio Microsoft del 2013, i danni economici mondiali causati da quelli alla reputazione ammontano a oltre 1.4 miliardi di dollari. Considerando la reputazione in ambito professionale, i numeri aumentano considerevolmente arrivando a 4.6 miliardi di dollari.
È importante notare che una buona parte di queste perdite sono causate dal comportamento degli utenti che, consapevolmente o meno, condividono online informazioni riservate come la loro data di nascita, il numero di telefono, il loro indirizzo fisico o il nome del proprio cane, e questi dati spesso coincidono con le password di metà dei loro account.
La perdita di questi dati può portare diversi problemi, che vanno dall'invio di email di phishing personalizzate passando per l'impossibilità di accedere ai propri account dei social network, fino al furto di identità e alle estorsioni da parte dei criminali informatici. Gli specialisti di ESET vi riportano alcuni suggerimenti per limitare l'eccessiva condivisione delle vostre informazioni:

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