Grandi perplessità e preoccupazioni all'interno del corpo docente hanno destato le nuove norme in materia di trattamento di fine rapporto e di previdenza complementare per i pubblici dipendenti.
La legge 122/10 stabilisce che dal 1 gennaio 2011 tutti i dipendenti pubblici statali passeranno, per gli anni futuri, al regime di TFR.
Ora, per effetto di un accordo tra ARAN e parti sindacali, viene differita la data entro cui il personale scolastico può esercitare l’opzione di aderire al Fondo Espero (l’adesione alla suddetta previdenza integrativa comporta l’obbligo di passare dal trattamento di fine servizio al trattamento di fine rapporto).
Il termine del 31 dicembre 2010, stabilito dall'Accordo del 2 marzo 2006, viene prorogato al 31 dicembre 2015.
I lavoratori avranno così più tempo a disposizione per valutare l’eventualità di aderire alla previdenza complementare. In ogni caso, dal 1° gennaio prossimo entreranno in vigore le nuove norme penalizzanti per le liquidazioni dei lavoratori pubblici.
Ma conviene o no passare a Fondo Espero?
Una guida dei COBAS cerca di informare i docenti sui rischi che si corrono nell'affidarsi al fondo pensione Espero. Certo, in questo caso vengono evidenziati solo gli svantaggi, ma credo sia importante avere anche queste informazioni che difficilmente vengono fornite dai sindacati confederali.
Scarica il Vademecum sulle pensioni-scuola, sul passaggio TFS-TFR
Ecco invece un elenco di norme relative a come cambia la pensione nella scuola