Qualche giorno fa, nel servizio di consulenza Pronto Scuola del portale La Girandola, il noto Tix ha affrontato il tema delicato, ma ricorrente, della somministrazione di farmaci a scuola.
La domanda di una collega faceva riferimento all'obbligo di partecipazione a specifici corsi sulla somministrazione dei farmaci per gli insegnanti nelle cui classi siano presenti alunni che necessitino di particolari trattamenti sanitari.
Ecco la risposta dell'esperto, corredata dai vari riferimenti normativi:
"Non sei obbligata a frequentare il corso, né ad imparare a fare iniezioni, né a somministrare farmaci a nessuno, tantomeno agli alunni.
La normativa ministeriale si trova spiegata in diversi siti:
- http://www.idocentiscapigliati.com/2011/11/somministrazione-farmaci-alcuni.html
- http://www.istitutocomprensivodiloretoaprutino.it/e107_plugins/content/content.php?content.14
- http://aldiladellimite.blogspot.it/2012/03/farmaci-salvavita-scuola-ecco-cosa.html
Inoltre anche se un insegnante si rende disponibile (previa opportuna formazione) a somministrare farmaci agli alunni, lo può fare solo in casi di estrema necessità e rispettando i protocolli sottoscritti a livello locale fra le ASL della sanità pubblica, gli Enti Locali (Regione, Provincia, Comune), le autorità scolastiche e i singoli istituti.
Esempi di protocolli:
- http://istitutocomprensivoassisiuno.it/images/pdf/farmaci.pdf
- http://www.agdpiemonte.it/images/Agd_PDF/2012%2003%20-%20protocollo%20scuola%20def.pdf
- http://www.pinodurantescuola.com/?p=16955
Non può essere assolutamente una decisione del dirigente né, tantomeno, una sua imposizione. Inoltre un corso qualsiasi non abilita nessuno, particolarmente se fatto contro la volontà personale del singolo docente e fuori da qualsiasi protocollo.
Con queste cose non si scherza.
Ormai si accerta troppo spesso che molti dirigenti scolastici misconoscono le norme, le applicano in modo scorretto o parziale, non distinguono tra diritti e doveri dei docenti, fanno passare la propria opinione personale come norma"