Maestro Roberto - Tecnologie e didattica

Per iscriversi alla newsletter Maestro Roberto inviare una mail all'indirizzo info@robertosconocchini.it con oggetto Iscrizione newsletter e testo vuoto

Scuola
Proviamo a fare chiarezza sull'insegnamento dell'informatica nella scuola primaria PDF Stampa E-mail
Opinioni - Scuola
Martedì 29 Settembre 2009 11:57

C'è tanta confusione tra i maestri elementari a proposito di tecnologie informatiche nella scuola primaria, da un pò di tempo si naviga un po' a vista tra leggi, circolari e faq e la cosa lascia aperta la porta ad ogni libera interpretazione . Ad alimentare questo caos aveva contribuito in maniera considerevole il Ministero dell'Istruzione, come forse ricorderete (leggi post).
Su sollecitazione di un mio omonimo lettore, provo a fornire la mia interpretazione, cercando di attenermi il più possibile a quanto è scritto sulle carte provenienti da viale Trastevere.

Il D. M. 61 del 22/07/2003, all’art. 2, comma 1 stabilisce che “A decorrere dall'anno scolastico 2003/2004 si procederà, nei primi due anni della scuola primaria, all'introduzione generalizzata dell'alfabetizzazione informatica…”, quindi un indirizzo prescrittivo che ha indotto la maggior parte delle istituzioni scolastiche ad istituire “l’ora di informatica”, considerando che qualsiasi processo di alfabetizzazione vada realizzato attraverso percorsi didattici sistematici e programmati.
 
 
Le domande di Giancarlo Cerini ai docenti di scuola media PDF Stampa E-mail
Opinioni - Scuola
Giovedì 03 Settembre 2009 20:27

Leggo sempre con profondo interesse gli interventi dell'isp. Giancarlo Cerini, che in un paio di occasione ho avuto il piacere di ascoltare dal vivo, in occasione di convegni. Sono contributi di altissimo spessore e sempre calati nella realtà e nella prassi, grazie alla grande esperienza maturata "sul campo".
In questa occasione Cerini si interroga sul reale ruolo della scuola media oggi e termina il suo intervento proponendo quattro domande a cui è possibile rispondere direttamente all'interno di Education 2.0.
Ma non vorrei togliere ulteriore spazio alla lettura dell'articolo di Cerini, che allego per intero.

Che cos'è la scuola media? È davvero l’anello debole del nostro sistema educativo?

Un’immagine che fa discutere - Della nostra “cara” Scuola Media si è detto ormai tutto e il contrario di tutto. È stata definita, variamente:
- l’anello debole del nostro sistema educativo, con allievi che invece di incrementare i loro livelli di conoscenza sembrano retrocedere, rispetto alla scuola primaria;
- un’esperienza che non riesce a incidere positivamente sulle condizioni sociali dei ragazzi, cosicché a 14 anni oltre un terzo si diploma con appena “sufficiente” (ora trasformato in 6 “rosso”) e imbocca la strada dell’istruzione professionale, se non della dispersione;
- un luogo consacrato a una didattica centrata sui contenuti disciplinari, non in grado di reggere la sfida delle “competenze”, cui i 15enni sono chiamati l’anno successivo dai severi test dell’Ocse-Pisa;
- un percorso formativo transeunte, troppo breve per lasciare una traccia in una età della vita (la pre-adolescenza) essa stessa in veloce e acerba trasformazione.

 
Un modo concreto per esprimere solidarietà alle colleghe di Longhena PDF Stampa E-mail
Opinioni - Scuola
Lunedì 06 Luglio 2009 21:07

Se andate a sbirciare tra i web links presenti nel mio blog trovate il sito ufficiale della scuola primaria di "Longhena", nei pressi di Bologna. Questa segnalazione è dovuta all'aggiudicazione del premio come migliore sito scolastico, assegnato da una commissione di esperti, che ritengo sia del tutto meritata. Sfogliando le pagine del sito appare evidente che all'interno di questa scuola esista un clima educativo estremamente positivo, caratterizzato da un utilizzo di tutti i linguaggi specifici, dai più tradizionali ai più innovativi, vera "cartina di tornasole" per distinguere una scuola di qualità. Parte integrante di qesto spirito è ovviamente una forte dialettica interna, un continuo confronto tra professionisti ed anche la difesa di un modello che proprio in questa realtà produce effetti riconoscibili e ripetibili.
Questa doverosa premessa era necessaria per introdurre una notizia che, a mio parere, ha dell'allucinante, in quanto 3 maestre di quella scuola sono state convocate il 22 giugno davanti al Consiglio di disciplina presso l'Ufficio Scolastico Provinciale, con l'accusa di avere risposto a domande di giornalisti sul “10 pedagogico” e di avere partecipato ad un dibattito pubblico sulla valutazione scolastica, insieme ad altri insegnanti, genitori, pedagogisti, docenti universitari. Qui trovate tutte le informazioni che ricostruiscono e aggiornano le vicende.

 
Dedicato a chi pensa che possano esistere bambini "irregolari" PDF Stampa E-mail
Opinioni - Scuola
Venerdì 22 Maggio 2009 16:29

Recentemente ho avuto modo di leggere "La città dei ragazzi", uno splendido libro di Eraldo Affinati che racconta le sue esperienze di insegnante alle prese con l'integrazione di studenti stranieri nel nostro Paese. E' una lettura che consiglio a tutti i colleghi visto che, una volta tanto, il problema è affrontato da chi è in prima persona impegnato ogni giorno, spesso in completa solitudine, ma sempre animato da grande professionalità e sensibilità
Questa mattina poi, sfogliando il magazine "Il Venerdì di Repubblica", ho letto e particolarmente apprezzato l'intervento di un'insegnante, Neda Capaccetti, che, dopo una vita passata in mezzo ai ragazzi, interviene nel bel mezzo del dibattito in corso sul tema dell'immigrazione (ammesso che esista un vero confronto sull'argomento e non un'evidente strumentalizzazione della questione per bassi fini elettorali).
Lo fa con la competenza e la sensibilità che possono testimoniare solo quanti si sono per anni confrontati con determinate problematiche e soprattutto hanno davvero operato affinchè i diritti dei soggetti più deboli fossero anteposti a qualsiasi altra argomentazione o pregiudizio.
 

Gentile Michele Serra, signori ministri Maroni e Gelmini. Sono un'anziana insegnante in pensione da un anno, dopo quarant'anni di insegnamento nelle difficili periferie di Roma. Noi, i bambini e i ragazzi li andavamo a prendere a casa, per strada, ragazzi italiani, stranieri, rom; abbiamo sempre appassionatamente creduto che tutti dovessero sedersi sui banchi di scuola, infanzie serene e infanzie difficili, vicine a parlarsi, raccontarsi, giocare, apprendere, diventare più umani. 

 
Contenuti e saper insegnare PDF Stampa E-mail
Opinioni - Scuola
Giovedì 26 Marzo 2009 12:42

Vi "posto" un interessantissimo intervento di Cosimo De Nitto su Orizzonte Scuola, a commento di un articolo scritto dal prof. Giorgio Israel sul Messaggero  del 14 marzo.
Ritengo assai importante diffondere il pensiero dei veri "addetti ai lavori" della scuola in merito a provvedimenti ministeriali, il cui commento televisivo viene affidato a compiacenti direttori di giornali o incompetenti personaggi onnipresenti nei salotti organizzati allo scopo dai vari Vespa di turno.

Nel suo articolo apparso sul Messaggero il 14-03-2009 col titolo " Tornare ai contenuti, la sfida della scuola " il Prof. Giorgio Israel così afferma:

"Una “valanga” di 5 in condotta e di insufficienze nella scuola. Ma è proprio così?.... 35 mila discoli su due milioni e mezzo di studenti è un numero incredibilmente basso che non dimostra che la scuola è un paradiso, bensì che gli insegnanti non riescono a imporre la disciplina ."......

"Per quanto riguarda le insufficienze, pare che siano aumentate rispetto all'anno scorso. Ma si tratta di aumenti modesti , dell'ordine di un'unità percentuale o poco più, che dicono poco..."

In conclusione, sono dati che non indicano alcuna apprezzabile crescita di rigore da parte degli insegnanti sia sul piano della condotta che su quello disciplinare e non dicono nulla di decifrabile per quanto riguarda il rendimento degli studenti."

 
<< Inizio < Prec. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Succ. > Fine >>

Pagina 9 di 12