Sappiamo bene quali  e quanti problemi stiano interessando l'enorme area della foresta amazzonica e la portata dei rischi che l'intero pianeta sta correndo per una scriteriata gestione del polmone verde del pianeta.

Oggi vi propongo la possibilità di affrontare questo delicato tema di stretta attualità in classe, sfruttando la Realtà Aumentata per un percorso che prenvede anche l'adozione dlela metodologgia CLIL, trattandosi di un contenuto disponibile solo in lingua inglese.

La realtà aumentata ci aiuta a comprendere i concetti in modo intuitivo, mescolando la realtà con la finzione in modo da poter ottenere informazioni in tempo reale su praticamente qualsiasi cosa.

In più di un'occasione abbiamo visto molte applicazioni dedicate ai musei, al mondo dell'educazione, al giornalismo. In questo caso è la rivista TIME che si sfrutta le potenzialità dell'AR per favorire la massima condivisione dei problemi della foresta pluviale amazzonica .

Gli incendi e le nuove politiche del presidente Bolsonaro non stanno favorendo la conservazione della più grande foresta del mondo e, per vedere gli effetti che ne stanno derivando, TIME ha lanciato una nuova esperienza di realtà aumentata per la sua applicazione, ora disponibile per dispositivi iOS e Android, intitolata «Dentro l'Amazzonia: la foresta morente».

Attraverso l'app possiamo vedere il lavoro svolto da due produttori e un giornalista che sono stati inviati in Amazzonia per visitare alcune delle sue aree più remote e minacciate dalla deforestazione, collegandole con telecamere montate su droni per creare ambienti 3D dell'ambiente.

Con la voce fuori campo della conservazionista di fama mondiale, la dott.ssa Jane Goodall, vengono discussi gli effetti della deforestazione, le storie di coloro che combattono contro di essa e di coloro chesono più direttamente minacciati da questa tragedia assoluta.

Potete scaricare l'app e ulteriori informazioni al riguardo dal sito di Time.

Sempre Tima offre la possibilità di un'esplrazione della Luna con l'equipaggio di Apollo 11, sempre grazie alla Realtà Aumentata, cliccando qui