Si è svolto il 30 marzo un incontro tra le associazioni sindacali e la dirigenza dell'INVALSI su alcune importanti tematiche legate alle rilevazioni nazionali che si svolgeranno tra maggio e giugno prossimi.
Il dott. Cristianini, direttore dell'INVALSI ha chiarito alcuni aspetti importanti:
- le prove nazionali possono costituire un utile strumento di integrazione alle prove per la valutazione finale che le scuole predispongono nella fase conclusiva dell’anno;
- ciò è comunque rimesso alla discrezione dei docenti e dei consigli di classe;
- gli esiti finali vengono comunicati esclusivamente alla scuola che decide autonomamente se renderli o meno pubblici; (in caso di pubblicazione esterna i dirigenti scolastici devono firmare una liberatoria per l’INVALSI);
- la scheda studenti ha la sola funzione di depurare i dati dal contesto e non sono riferiti al singolo alunno ma all’insieme degli iscritti;
- nessuna finalizzazione è prevista per la valutazione delle prestazioni dei singoli docenti, né esistono intrecci tra tali attività e quelle previste per il piano sperimentale promosso dal MIUR.
Restano ancora da chiarire diversi altri aspetti, come ad esempio il pesante sovraccarico di lavoro a cui vengono sottoposti gli insegnanti nelle fasi precedenti e successive allo svolgimento delle prove.
Un buon sistema di rilevazione degli apprendimenti e la disponibilità dei dati che ne scaturiscono è utile per rafforzare l’autonomia delle scuole in ordine agli interventi didattici ed organizzativi. Vanno ridotti i carichi burocratici e vanno previste misure di accompagnamento sia come risorse finanziarie per le scuole e per un sistema di valutazione che deve essere strumento di supporto alle scuole con un coinvolgimento degli stessi insegnanti.