Siamo in piena fase di correzione delle prove INVALSI, adempimento snervante e frustrante che anche quest'anno sta impegnando per diverse ore tanti colleghi.
Occorre infatti precisare che aldilà della discussione da tempo in atto tra insegnanti sulla struttura delle prove, sulle modalità di partecipazione degli alunni, in particolare di quelli con maggiore difficoltà, sulle strampalate ipotesi di valutazione dell'operato dei docenti sulla base dei risultati, la piattaforma tecnologica dell'INVALSI continua a fare acqua da tutte le parti.
Anche quest'anno infatti si sono verificati 3 problemi che hanno finito per alimentare ulteriormente il disagio dei colleghi, già particolarmente elevato.
- Lo scaricamento delle maschere è stata un'operazione allucinante: un file compresso di 2,2 mb che non ne voleva sapere di finire nei nostri pc, per la semplice ragione che nella stessa mattinata tutte le scuole tentavano di effettuare l'operazione. Ore ed ore di tentativi e blocchi continui. Ora mi chiedo il motivo per cui questo file non possa essere messo a disposizione delle scuole qulche giorno prima delle prove! Di cosa hanno paura i signori dell'INVALSI? Averle prima e spalmare i download in più giorni avrebbe evitato il problema.
- Le griglie di correzione in PDF venivano visualizzate correttamente, ma con molte stampanti non venivano trasferite altrettanto correttamente nel cartaceo, con molte parole mancanti.
- La beffa della Copia per l'INVALSI che in molti pc non veniva generata e che ha mandato nel panico molti docenti, preoccupati alla fine del lungo lavoro di correzione di aver perso i dati memorizzati. Il giorno dopo l'INVALSI ha dovuto inviare alle scuole una patch per risolvere il problema.
Insomma l'ennesimo flop tecnologico di una struttura organizzativa che andrebbe radicalmente rivista, sempre ammesso che questi test abbiano un senso nell'ottica del miglioramento del sistema scolastico nazionale.