La salita al Calvario è una delle più celebri opere del pittore fiammingo Pieter Bruegel il Vecchio, dipinta nel 1564.
Lech Majewski è invece il regista polacco che ha favorito una sorta di incontro e contaminazione tra cinema e pittura, realizzando la trasposizione cinematografica di quel dipinto, dando vita ad un' esperienza di forte spessore estetico ed intellettuale, il cui titolo è "I colori della passione".
In pratica il regista, utilizzando la tecnica dei tableaux vivant, ha ricreato le scene contenute nel dipinto riprendendo i personaggi su un fondo blu. In un secondo tempo ha sostituito il fondale del video con il fondale del dipinto. Il risultato è un quadro che si anima, mantendendo però alcune caratteristiche del quadro originale.
La salita al Calvario fu dipinta nel periodo in cui il Belgio viveva sotto il pesante fardello della dominazione spagnola, e rappresenta la reinterpretazione fantastica della Passione, ambientandola nelle Fiandre del XVI secolo, con il Golgota che diventa un paesaggio campestre belga cupo e brulicante di persone, i soldati romani sostituiti dalle tonache rosse dell'Inquisizione spagnola, il Redentore in secondo piano in mezzo a una folla indifferente e desiderosa solo di assistere allo spettacolo della sua fine, un mulino che sovrasta la scena abitato forse da un Dio confuso e impotente. Un'opera dal forte taglio narrativo oltre che figurativo, che con la sua essenza racconta una storia, anzi, tante storie che vanno a convergere su un unico palcoscenico.
Il film circola dal 30 marzo nelle sale cinematografiche italiane e sotto potete prendere visione del trailer in italiano