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Recensione film: "Niente paura" E-mail
Tempo libero - Cinema
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niente paura, film

Potrebbe rappresentare un'ottima idea-regalo per Natale il dvd del film "Niente paura", diretto da Piergiorgio Gay, da poco uscito e disponibile anche nelle catene della grande distribuzione o negli shopping online a poco meno di 15 euro.
Ho visto il film qualche sera fa e confermo che si tratta di un'ottima opportunità per rileggere o far conoscere ai ragazzi la prima parte della Costituzione, reinterpretandola  alla luce delle vicende degli ultimi 30 anni del nostro Paese.
I protagonisti del film-documentario sono ragazzi comuni e personaggi famosi, su un piano di completa equivalenza, che intrecciano il loro vissuto personale con quello della Storia, evocano sogni e speranze, rileggono gli eventi apportando un personale contributo emotivo e riflessivo.

Luciano Ligabue rappresenta una sorta di fill rouge tra spazio e tempo, in viaggio con la sua chitarra e le sue note per raccontare la società del nostro Paese. Chi frequenta gli stadi e i teatri dove ha suonato il Liga sa bene che i riferimenti alla vita politica del nostro paese nelle sue performance sono evidenti e sottolineate, non solo dai testi delle sue canzoni, ma anche dalle proiezioni che le accompagnano. Quando iniziano le note della canzone Non è tempo per noi, sullo schermo alle spalle della band inizia a scorrere il testo della Costituzione Italiana. Eccola, la vera protagonista del film, quella carta che qualcuno vorrebbe modificare ma che in tanti farebbero di tutto per mantenere così come è stata scritta.
E allora preziosissimi i contributi di Margherita Huck, Stefano Rodotà, Sabina Rossa, Carlo Verdone, Paolo Rossi, Fabio Volo, Giovanni Soldini, Javier Zanetti a ricordare che la nostra carta costituzionale rischia sempre di più di trasformarsi in una sorta di enunciato di buone intenzioni irrealizzate e contraddette dalla triste realtà dei nostri giorni.
Come non concordare ad esempio con Rodotà quando, ricordando l'immediato dopoguerra, fa riferimento al forte sentimento razzista contro i meridionali del nord d'Italia, fortemente contrastato dai grandi partiti di massa, contrapposto all'attuale speculazione opportunistica di alcune grandi forze politiche nell'appoggiare gli stessi sentimenti razzisti nei confronti degli immigrati?
Chiudo con una provocazione di Paolo Rossi, come sempre ficcante e mordace, che, a fronte dell'imbarbarimento dei costumi dei tempi moderni, invoca l'Istituzione di Campi di Concentramento Culturali ed auspica che tutti coloro che andranno a Natale a vedere i terribili Cinepanettoni, vengano bloccati sulle loro poltrone con dei meccanismi infernali e per essere sottoposti ad un trattamento a base di film di Pasolini....

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