Vi confesso la mia particolare predilezione per l'ascolto della radio, mentre passo poco tempo a guardare la TV.
Mi capita infatti di seguire settimanalmente o giornalmente alcune rubriche di questa emittente, tutte riascolatibili gratuitamente in versione podcast, in particolare Destini Incrociati, Il Gastronauta, La rosa purpurea, Voi siete qui, La zanzara e 2024.
A proposito di quest'ultima trasmissione, condotta da Enrico Pagliarini e che si occupa di analizzare le modalità con cui le tecnologie ci cambiano la vita, segnalo l'ultima puntata andata in onda, dedicata al rapporto tra Podcasting ed insegnamento e alla web radio.
E’ il 2004 quando Adam Curry, volto noto della tv americana, unisce la tecnologia dei file mp3 a quella dei Feed RSS. Nasce il podcasting, un sistema che permette la creazione e diffusione di file multimediali. Il termine deriva dalla fusione di due parole, iPod e broadcasting, e fa riferimento ad una pratica che non solo rende l’audio tascabile, trasportabile e ascoltabile in ogni momento, ma rende chiunque potenzialmente in grado di accedere alla produzione di informazione sonora. 2024 indaga su come la nuova tecnologia stia rivoluzionando il mercato radiofonico, preparando il panorama mediatico a innovativi modelli di business.
Ma il podcasting, aprendo la strada a nuove forme di comunicazione, può diventare una risorsa preziosa anche per le tradizionali forme di insegnamento. Ne parliamo con Enrica Salvatori, docente di storia medievale all’università di Pisa, fondatrice di Historycast, il primo podcast italiano dedicato all’argomento.
Come nasce un podcast? Simone Zanardi, tecnico esperto in materia, ci svela i segreti per creare e diffondere musica sul web.
Se il podcasting permette di trasmettere dei contenuti “in differita”, le web radio si possono ascoltare in live streaming, cioè in diretta. Sandy Shore, fondatrice di Smoothjazz.com (www.smoothjazz.com), la prima emittente on line dedicata alla musica jazz, ci racconta come la web radio stia diventando un affare serio: “pensavo che la possibilità di trasmettere in tutto il mondo fosse qualcosa di veramente eccezionale, dato che avevo sempre trasmesso solo per gruppi più ristretti, in California. Ma le persone facevano fatica a recepire questa novità, non l’hanno presa seriamente. Oggi, 10 anni dopo, vediamo che la web radio sta diventando sempre più accessibile”.
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