Ospito con molto piacere gli interventi del prof. Tiriticco (vedi il filmato su giudizio e valutazione) perchè apprezzo molto la sua competenza e la sobrietà del suo argomentare.
Questa volta ci parla di competenze, capacità e conoscenze, argomenti che hanno monopolizzato l'attenzione dei docenti, soprattutto per quanto riguarda il concetto di competenza e le problematiche correlate alla sua valutazione.
A questo proposito ricordo un convegno in cui il prof. Puricelli, altro esperto di questioni relative all'apprendimento, aveva usato una metafora legata alla disciplina sportiva del karate per descrivere efficacemente il significato di questi termini e concetti. Secondo il suo esempio la conoscenza è l'acquisizione della nozione delle regole della disciplina, l'abilità è il conseguimento della padronanza nell'eseguire correttamente tutte le varie mosse, la competenza diventa la perizia nel sapere usare conoscenza delle regole e capacità nell'eseguire le mosse nel contesto reale di un incontro.
In questo caso un atleta puo' possedere conoscenze ed abilità ma non saperle far fruttare in un contesto reale, laddove, per l'appunto, divengono competenze.
Il problema per l'insegnante rimane sempre lo stesso: sappiamo valutare oltre alle conoscenze e alle abilità, anche le competenze? Attraverso quali strumenti? Può una competenza essere valutata attraverso un scala di valori numerica?