Devo confessare che prima di assistere a questo film di cui tutti parlano dopo i successi a Cannes, al Golden Globes e alla vigilia del premio Oscar a cui concorre com migliore film straniero, ero piuttosto perplesso per la scelta del regista di affidarsi all'animazione per trasmettere contenuti così crudi come quelli relativi alla guerra.
Devo dire invece che, superato questo pregiudizio iniziale, sono subito stato conquistato da questa sorta di film-documentario dove invece la scelta insolita di uno strumento che nell'immaginario e nell'esperienza dello spettatore si lega alla fiaba, al lieto fine,all'irrealtà di personaggi che solitamente provengono dal mondo degli animali o da quello dei robot, contribuisce a rendere ancora più forte ed incisiva l'immagine dirompente della barbarie della guerra e dell'assurdità della morte.
Valzer con Bashir ,è la ricostruzione dell'occupazione del Libano da parte delle milizie israeliane raccontata da uno dei protagonisti, che per tutto il tempo cerca di colmare i vuoti che la memoria ha scavato per nascondere l'atrocità della verità, fino a recuperare e ricostruire con precisione tutte le vicende che portarono allo sterminio di Sabra e Shatila solo dopo un'ora e mezza di film.
Credo che una scelta precisa dell'autore sia stata quella di non curare eccessivamente la tecnica dell'animazione, che in alcune circostanze appare anche estremamente elementare, ma sono rimasto molto impressionato dallo splendido accostamento tra l'uso dei colori e il supporto musicale, alla ricerca costante di colpire emotivamente lo spettatore e rafforzare la rappresentazione della assoluta inutilità e stupidità della guerra
Una storia che parla direttamente alle coscienze dello spettatore, che crea indubbiamente un turbamento e invita alla riflessione su quanto sia vero il fatto che la prima vittima della guerra sia proprio l'informazione. Il protagonista, che è anche il regista del film, mira a trasmettere un messaggio pacifista con la speranza di evitare che la memoria debba ancora volare con la fantasia per coprire sensi di colpa e immagini agghiaccianti. Ma la stretta attualità dimostra che le lezioni delle vecchie e nuove barbarie non servono a molto....