Un gruppo di scienziati dell'Università di Cambridge e dell'Università di Gand ha fatto una delle scoperte più importanti del 2020.
Sono stati capaci di mappare un'antica città romana situata in provincia di Viterbo, usando un georadar e senza scavare un solo metro di terra.
La ricerca ha dimostrato che questa antica città si chiamava Falerii Novi e copriva una superficie complessiva di circa 30,5 ettari.
Si trattava di una città murata, già abitata nel 241 a.C., con negozi, un teatro, un mercato, un tempio, un acquedotto, un monumento, terme e persino un piscina pubblica.
La presenza di imponenti edifici pubblici, messa a confronto con altre città romane della stessa dimensione in tutta Italia, fa ritenere che Falerii Novi fosse piuttosto importante e strategica, nella sua ubicazione lungo la valle del fiume Tevere.
Ma come è possibile ricavare tutte queste informazioni senza scavare nulla? L'archeologo Martin Millet, un ricercatore dell'Università di Cambridge, insieme al suo team di collaboratori, ha usato un piccolo quad fuoristrada sul quale è stato agganciato una specie di rimorchio sul quale sono stati collocati vari radar penetranti nel terreno, che consentono di sondare il sottosuolo a diverse profondità e quindi a determinare come la città si è evoluta nel corso dei secoli.
Secondo una pubblicazione del blog dell'Università di Cambridge , “Alla Falerii Novi, abbiamo raccolto 71,7 milioni di dati, ognuno dei quali è composto da 400 campioni temporanei, equivalenti a 28,68 miliardi di punti dati, circa 4,5 GB di dati grezzi per ettaro" .
Il risultato di questa ricerca rappresenta una vera e propria svolta per l'archeologia e rappresenta il primo passo l'estensione dell'uso dei georadar, come già annunciato, per altre grandi città antiche come Mileto in Turchia o Nicopoli in Grecia.
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