Nella scuola primaria gli insegnanti stanno registrando le cosiddette evidenze che poi saranno interpretate in sede di valutazione quadrimestrale, quando sarà descritto il percorso affrontato da ogni studente.
In questa fase ogni strumento di valutazione in itinere adottato (osservazione, colloquio individuale o collettivo, prova di verifica, compito autentico, elaborato scritto, routine), rappresenta una sorta di filtro per mettere a fuoco il processo, restituendo un'immagine il più fedele possibile alla realtà.
Sono evidenze in cui devono essere evidenziate delle dimensioni che diventano veri e propri criteri: tipologia della situazione (nota o non nota), risorse mobilitate e autonomia. In sede di riepligo quadrimestrale un peso rilevante lo avrà la quarta dimensione, la continuità.
Ma come rouscire poi a tradurre i dati raccolti nella valutazione in itinere nei quattro livelli di apprendimento previsti dalla nuova normativa?
Ho provato a costruire una sorta di schema di riferimento sotto forma di algoritmo che parte dalle rilevazioni che possono determinarsi nelle situazioni note e che si completano con le situazioni non note.
Secondo la mappa potrete riuscire a profilare i vostri studenti tenendo poi conto soprattutto della dimensione continuità e autonomia.
Credo che possa rappresentare un utile punto di partenza per un'interpretazione dei dati il più possibile fedele a quanto previsto dall'OM 172 del 4 dicembre 2020.
Scarica qui lo schema per interpretare la valutazione in itinere.