Maestro Roberto - Tecnologie e didattica

Per iscriversi alla newsletter Maestro Roberto inviare una mail all'indirizzo info@robertosconocchini.it con oggetto Iscrizione newsletter e testo vuoto

Conoscere la propria impronta digitale: Mine E-mail
Risorse - Sicurezza
Scritto da Administrator   
Lunedì 27 Gennaio 2020 16:06
smaller text tool iconmedium text tool iconlarger text tool icon

Vi siete mai chiesti qual è la vostra impronta digitale?  Cioè che tipo di informazioni lasciate in rete durante le vostre navigazioni quotidiane, in conseguenza del numero sempre maggiore di servizi a cui accedete digitalmente?

Se siete dunque interessati alla vostra privacy digitale e volete conoscere il percorso che avete lasciato in rete con i vostri dati personali e chi ne e' in possesso, vi consiglio di utilizzare Mine, un servizio web davvero interessante.

Con Mine potete infatti scoprire e gestire efficacemente la vostra impronta digitale. Le vostre tracce fanno riferimento a diversi tipi di dati, come nome, indirizzo e-mail, indirizzo di casa o lavoro, numero di telefono, informazioni sulla carta di credito, passaporto, carta d'identità, dati comportamentali e molto altro. Rivendicando il vostro "diritto all'oblio" garantito dalla legge, potete eliminare definitivamente i dati detenuti da diverse società.

Questo non significa che dovete limitare il vostro utilizzo della rete. Si tratta soltanto di settare la vostra privacy, cercando soluzioni in grado di creare barriere protettive attorno a voi. Mine vi consente di godere dei vantaggi di essere online, abitandovi a prendere decisioni responsabili sui vostri dati personali, per utilizzarli solo dove ne avete realmente bisogno.

Come garanzia di trasparenza, Mine dichiara che agisce solo come un canale per gestire le vostre informazioni personali, senza ricavarne profitti. Questo servizio è conforme alle normative in vigore nell'ambito del GDPR.

L'applicazione è attualmente completamente gratuita, ma nella loro presentazione avvertono che presto implementeranno piani di abbonamento per finanziare il servizio. “Se un'applicazione è gratuita, probabilmente i ricavi arrivano da qualche altra parte. Il nostro obiettivo è l'opposto: vogliamo che la proprietà dei dati sia accessibile a tutti senza monetizzare i dati dei nostri utenti”, sottolineano come giustificazione per questa misura futura, avvertendo anche che non tutto ciò che è gratuito sul web lo è realmente.

Il servizio opera attraverso una tecnologia non intrusiva che ricostruisce il vostro footprint, scansionando la casella di posta elettronica che indicherete. Osservando solo i testi dell'oggetto delle vostre e-mail, il mittente (per identificare il servizio digitale) e il numero di volte in cui compaiono.

In questo modo, saprete quante aziende hanno i vostri dati, qual è il rischio di violazione dei dati, caso per caso, il livello di sensibilità sensibilità dei dati che ogni azienda possiede e inoltre, riceverete una guida su quali passi compiere per abbassare il livello di esposizione dei vostri dati personali.

Per accedere a Mine, accedete con il vostro account di posta elettronica Google o Microsoft. L'unica restrizione dell'accesso al servizio è per età, con obbligo di avere più di 16 anni o avere il consenso scritto di un genitore o tutore.

Io l'ho provato ed ho scoperto cose inquietanti...

Vai su Mine

 

Articoli correlati

Written on 21 Gennaio 2020, 17.16 by maestroroberto
Safer Internet Day (SID) è un evento internazionale che si svolge ogni anno a febbraio (quest'anno l'11), che promuove un uso...
Written on 10 Marzo 2022, 08.20 by maestroroberto
Ci sono delle amicizie di cui essere orgogliosi e per le quali occorre ringraziare il www. Per quello che mi riguarda, Paola Limone è...
Written on 09 Maggio 2023, 18.19 by maestroroberto
La nostra vita si svolge sempre più online, e questo vale soprattutto per i più giovani. Gli studenti, in particolare, non solo...
Written on 04 Luglio 2016, 16.50 by maestroroberto
Ragioni di sicurezza impongono a volte la necessità di proteggere i documenti che carichiamo in rete. Può infatti essere...
Written on 26 Giugno 2016, 17.42 by maestroroberto
Circa 4,7 milioni di internauti italiani dichiarano di conoscere il Deep Web, ovvero l‘Internet sommerso non rilevato dai comuni...
Written on 22 Marzo 2018, 14.01 by maestroroberto
E' stato individuato e analizzato un nuovo kit di strumenti dannosi utilizzato dal gruppo Advanced Persistent Threat (APT) noto anche come...