OrizzonteScuola ci svela in che modo si otterrà la copertura finanziaria per il mancato aumento dell'orario settimanale dei prof. a 24 ore.
Finalmente svelata quale parte del Fondi di Istituto sarà sacrificata per evitare l'aumento delle ore di lezione a 24: tagliati soldi per funzioni strumentali. L'orario dei docenti tornerà comunque in agenda. Per la CISL e la UIL la cancellazione delle 24 ore è positiva "ma non sufficiente a far rientrare la mobilitazione" per il 24 novembre.
I docenti cederanno qualcosa, comunque, la situazione si ingarbuglia perchè in cambio del mantenimento dell'orario settimanale a 18 ore, i docenti dovranno cedere sulle competenze accessorie, cioè le risorse utilizzate per retribuire l’impegno aggiuntivo del personale docente e Ata. Si tratta di 47,5 milioni di euro decurtati a decorrere dall'anno 2013, su un fondo che conta 1,2 miliardi di euro totali . Una soluzione che inciderà sulla retribuzione dei docenti.
Si tratta, infatti, di fondi che retribuiscono: funzioni strumentali; incarichi specifici ATA; attività complementari ed fisica; ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi assenti; compensi vari.
Fondo dal quale le organizzazioni sindacali pensavano di pescare per gli scatti di anziantià. Dopo la decisione del Governo diventerà difficile poter trovare una soluzione.
L'invito dei sindacati è sempre rivolto alla mobilitazione del 24. "Le modifiche alla legge di stabilità - afferma Scrima della CISL - non sono l'unico nostro obiettivo. Va infatti ricordato che lo sciopero nasce dalla rottura del confronto sul recupero degli scatti di anzianità, le norme sull'orario dei docenti sono giunte in seguito ad aggravare una situazione già fortemente critica".
Di Menna della UIL commenta: "Rimane tutta aperta la questione dell'atto di indirizzo per il riconoscimento delle anzianità. Sono confermate tutte le iniziative di mobilitazione, compreso lo sciopero del 24".
La vicenda legata alle ore lavorative dei docenti è comunque solo accantonata. Come un tam tam, vari esponenti del Governo hanno più volte ribadito la necessità, fatto salvo l'accoglimento dell'emendamento che boccia le 24 ore, di rivedere l'orario lavorativo dei docenti.
Se torniamo a ritroso e rileggiamo le dichiarazioni di alcuni esponenti politici ci rendiamo conto che la questine "orario docenti" non è che all'inizio.
Il sottosegretario Polillo, ha chiaramente affermato che si tratta di un argomento "su cui poi si dovrà tornare con più calma"
Sullo stesso argomento, ma ammantando il tutto con obiettivi riformistici, il sottosegretario Ugolini: "dobbiamo uscire dall'idea impiegatizia del lavoro dell'insegnante e, per questo, mi piacerebbe che si rivedesse nel complesso il contratto della scuola, guardando al docente come figura a tutto tondo e tenendo conto anche delle ore di preparazione delle lezioni, delle prove in classe, del lavoro con i colleghi e non solo delle lezioni frontali".