Le assegnazioni provvisorie e le utilizzazioni vengono ottenute a seguito di una domanda oppure possono anche essere disposte d'ufficio?
Le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie sono movimenti che rientrano nella mobilità annuale e riguardano, pertanto, un solo anno scolastico, senza determinare alcuna conseguenza sulla titolarità del docente.
Partecipando alla mobilità annuale, quindi, il docente chiede di poter prestare servizio per un anno scolastico in una scuola diversa rispetto a quella di titolarità o di incarico triennale. Questa richiesta può riguardare sia il movimento di utilizzazione che quello di assegnazione provvisoria, movimenti annuali distinti per i quali sono richiesti differenti requisiti.
Movimenti a domanda
Il docente che chiede utilizzazione o assegnazione provvisoria esprime, quindi, la volontà di poter lavorare in una scuola differente da quella di titolarità o di incarico triennale e presenta specifica domanda in tal senso, inserendo nelle preferenze le sedi dove desidera ottenere il movimento richiesto.
In questo modo il docente con titolarità in una scuola o in un ambito territoriale e incarico triennale in una scuola potrà ottenere il movimento annuale richiesto soltanto come mobilità a domanda sia per l’utilizzazione che per l’assegnazione provvisoria.
Assegnazioni provvisorie: sono solo a domanda
Le assegnazioni provvisorie possono essere solo a domanda e non esistono le assegnazioni provvisorie d’ufficio
Se, quindi, per le assegnazioni provvisorie si parla sempre di movimento a domanda, disposto cioè solo in presenza di disponibilità in una delle preferenze espresse nella domanda, la stessa cosa non si può dire per le utilizzazioni che possono essere disposte sia a domanda che d’ufficio
Utilizzazioni: possono essere a domanda o d’ufficio
Le utilizzazioni possono interessare le seguenti due categorie di docenti:
docenti trasferiti a domanda condizionata o d’ufficio oppure docenti non soprannumerari che appartengono a classe di concorso o tipologia di posto in esubero provinciale
docenti che dopo la mobilità, non essendoci disponibilità, sono rimasti in esubero nell’ambito comprendente la scuola di precedente titolarità
Nel primo caso i docenti hanno una loro sede di titolarità, quindi la loro utilizzazione può essere disposta solo a domanda e se non vi saranno disponibilità nelle preferenze espresse, non otterranno il movimento annuale richiesto e lavoreranno nella scuola di titolarità o di incarico triennale
Nel secondo caso i docenti non hanno una sede di titolarità e devono essere obbligatoriamente utilizzati, per cui se non potranno essere soddisfatti per nessuna delle preferenze espresse, saranno utilizzati d’ufficio in una scuola non richiesta dove risulterà presente una cattedra disponibile per un anno scolastico.
Utilizzazione d’ufficio
I docenti che non hanno una sede di titolarità e devono essere obbligatoriamente utilizzati, nel caso non sia possibile l’utilizzazione, anche d’ufficio, nella propria classe di concorso o tipologia di posto di titolarità, possono essere utilizzati anche in altra classe di concorso per la quale possiedono titolo di studio valido per l’insegnamento (anche senza abilitazione).
L’utilizzazione d’ufficio in altra classe di concorso o posto, comunque nell’ambito di un unico grado di istruzione, viene disposta nel seguente ordine:
a)insegnamenti richiesti per l’utilizzazione a domanda per i quali si possiede l’abilitazione
b) altri insegnamenti per cui si possiede l’abilitazione
c) insegnamenti a cui può accedere sulla base dei titoli di studio posseduti.
L’utilizzazione d’ufficio su posti di sostegno del personale in soprannumero è disposta solo se l’interessato è in possesso del previsto titolo di specializzazione nonché qualora stia frequentando l’apposito corso di formazione.
In mancanza di cattedre complete disponibili sia per la propria classe di concorso o posto di titolarità che per altre classi di concorso, potranno essere disposte utilizzazioni d’ufficio anche su posti orario inferiori all’orario contrattualmente previsto, fino al completo assorbimento dell’esubero provinciale, con la possibilità di un’utilizzazione anche su spezzoni orario appartenenti a diverse classi di concorso.
Nel caso in cui il personale docente da utilizzare ecceda la somma complessiva delle disponibilità accertate tanto nella tipologia di posto o classe di concorso di appartenenza, che in tutte le altre tipologie di posto o classe di concorso, anche riferite ad altro ruolo, per cui ciascuno degli interessati abbia titolo valido per l’insegnamento, si dovrà prevedere un numero di provvedimenti di messa a disposizione sul potenziamento dell’offerta formativa delle autonomie scolastiche pari all’eccedenza di personale, che sarà impiegato con le modalità previste nell’art.5 comma 5 del CCNI 2017/18, ipotizzando una conferma anche per il prossimo anno scolastico.
Nell’articolo succitato si prevede quanto segue:
“[….] In caso di mancanza di disponibilità potrà essere utilizzato, a domanda, e sulla base del punteggio posseduto tra tutti coloro che hanno titolo a partecipare alle operazioni di utilizzazione, a disposizione nella ex scuola di titolarità sulla base di quanto previsto dal PTOF per il potenziamento dell’offerta formativa nonché per posti che dovessero rendersi disponibili durante l’anno scolastico e per la copertura delle supplenze. Tale modalità di utilizzazione sarà attuata fino all’assorbimento dell’esubero”
Sequenza operativa: movimenti a domanda e movimenti d’ufficio
Le utilizzazioni d’ufficio dei docenti in esubero dopo la mobilità e privi, quindi, della sede di titolarità, vengono disposte, per la stessa tipologia di movimento, successivamente alle utilizzazioni a domanda dei docenti con sede di titolarità, secondo l’ordine delle operazioni stabilito nella sequenza operativa indicata nell’allegato 1 del CCNI 2017/18, ipotizzando una conferma anche per il prossimo anno scolastico
Ordine delle operazioni: utilizzazioni d’ufficio
I docenti che dovranno essere utilizzati d’ufficio possono essere coinvolti nelle seguenti operazioni a
seconda della classe di concorso o ruolo interessato dal movimento
Se l’utilizzazione d’ufficio interessa la classe di concorso di titolarità (posto comune), il docente rientra nell’operazione n.26:
26 – Utilizzazione su tipo posto comune a domanda e d’ufficio dei docenti titolari su ambito in soprannumero dopo le operazioni di mobilità
Se l’utilizzazione d’ufficio interessa altra tipologia di posto o classe di concorso diversa da quella di titolarità, il docente rientra nell’operazione n.29:
29- Utilizzazione d’ufficio del docente soprannumerario su ambito, appartenente a posto o a classe di concorso con esubero nella provincia, in posto o classe di concorso diversi da quelli di titolarità [….]
Se l’utilizzazione d’ufficio interessa un grado di istruzione diverso da quello di titolarità, il docente rientra nell’operazione n.31:
31- Utilizzazione d’ufficio del docente soprannumerario, proveniente da altro ruolo, appartenente a posto o classe di concorso con esubero nella provincia, in posto o classe di concorso diversi da quelli di titolarità [….]
Fonte: Orizzontescuola