Maestro Roberto - Tecnologie e didattica

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Scuola
La fine dell'informatica nella scuola primaria PDF Stampa E-mail
Opinioni - Scuola
Mercoledì 18 Febbraio 2009 22:23

Tutti l'avevamo sospettato, ora possiamo averne certezza: l'informatica nella scuola primaria non esiste più! La conferma arriva dalla fonte più autorevole, il sito del Ministero dell'Istruzione, che dedica uno spazio alle domande e relative risposte sulla Riforma (le famose faq) e al quesito n° 23, posto da un genitore,  leggiamo testualmente: "Ho letto che per le classi dalla seconda in poi non cambierà nulla, a scuola invece mi dicono che mio figlio il prossimo anno non avrà le stesse maestre e soprattutto non ci sarà più la possibilità di fare il laboratorio di informatica (è una classe numerosa) a causa dell'abolizione delle compresenze. Chi ha ragione?
Le classi successive alla prima nel prossimo anno scolastico avranno confermato l’orario di funzionamento di quest’anno (27 o 30 ore settimanali più eventualmente la mensa).
La riduzione delle ore di compresenza comporterà qualche riassetto organizzativo, ma in linea di massima le insegnanti della classe potranno essere confermate.

 
Ma il ministro sa quanto costa scaricare libri dal web? PDF Stampa E-mail
Opinioni - Scuola

In questi giorni si è parlato diffusamente della circolare che illustra alcune novità in materia di adozione di libri di testo per l'anno scolastico 2009/2010 e si è dato ampio risalto alla novità della possibilità di sostituire la versione cartacea dei libri con quella elettronica.
Ovviamente quasi tutti i "gestori" dell'informazione hanno commentato questa innovazione con grande entusiasmo, visto che, soprattutto in questa fase di recessione e crisi economica, ogni intervento che vada nella direzione del contenimento dei costi per le famiglie viene accolto con giustificata enfasi.
Il problema è che se solo si tenta di sollevare dalla notizia la spessa coltre di propaganda che la ricopre, si scopre che questo grande vantaggio non esiste e che invece sono più i disagi che comporta rispetto agli ipotetici risparmi.
A tal proposito vi invito a leggere la riflessione del prof. Francesco Poli, pubblicata su Fuoriregistro, che affronta il tema concretamente , calcolando costi e benefici.

"Dunque facciamo due conticini. Il libro di fisica che io adotto consta di circa 200 pagine (ma ve ne sono di molto più voluminosi) ed il suo prezzo si aggira sui 28 euro. Poniamo che il prossimo anno decida di passare alla versione elettronica.

 
I nuovi modelli orari fanno fiasco! PDF Stampa E-mail
Opinioni - Scuola
Giovedì 29 Gennaio 2009 16:25

Da alcuni giorni il sito del TG1 Rai ospita un sondaggio per rilevare i "desiderata" delle famiglie sui 4 modelli orari presenti nel modello di iscrizione alle future prime classi della scuola primaria.
I vari conduttori dei telegiornali hanno sempre accompagnato le notizie che arrivavano da viale Trastevere con l'invito ad esprimere questa preferenza ed ho ragione di credere che ci fossero grandi aspettative per il Ministro rispetto ai risultati che ne sarebbero derivati, visto che la redazione di questo telegionale, come quella dell'intera rete, non è senz'altro accusabile di antipatie verso l'attuale maggioranza e considerato il modo alquanto distorto con cui sono state diffuse le novità introdotte dalla Circolare  sulle iscrizioni.

Vorrei ricordare che il sistema di votazione era sicuramente serio in quanto, ad esempio, era impossibile ripetere più di un voto dallo stesso pc.
Ma da alcuni giorni è calato un silenzio assoluto sui risultati che pubblico allo stato attuale:

 

Il perchè è evidente: i 2 nuovi modelli orari introdotti (e garantiti... sigh!) a 24 e 27 ore settimanali senza materie opzionali sono stati scelti dal 6% delle famiglie, mentre i modelli a 30 e 40 ore settimanali, che rappresentano la quasi totalità delle soluzioni organizzative attualmente presenti nelle scuole, vedono un 94% di consensi.

 
Gli sprechi nella scuola di cui nessuno (o quasi) parla PDF Stampa E-mail
Opinioni - Scuola
Venerdì 23 Gennaio 2009 13:10

La grande e più che giustificata preoccupazione di tanti docenti in vista del prossimo anno scolastico, nasce dallo sconvolgimento che si determinerà dal punto di vista organizzativo per la probabile diminuzione del tempo scuola (a partire dalle prime) e dalla cancellazione delle compresenze (in tutte le classi), che si rifletterà inevitabilmente sull'impossibilità di garantire una continuità didattica, di poter assicurare agli alunni esperienze didattiche laboratoriali o visite guidate, di poter individualizzare adeguatamente l'insegnamento. Il tutto sacrificato sull'"altare" del taglio alle spese dello Stato.
Ma siamo proprio sicuri che nella  scuola l'origne degli sprechi sia il personale? Ma è poi vero quanto disse il ministro dell'economia: "Sappiamo tutti che la pluralità docente è un valore che mette la scuola primaria italiana ai primi posti nel mondo, ma non ce la possiamo permettere..."?

 
Per una scuola di qualità PDF Stampa E-mail
Opinioni - Scuola
Giovedì 15 Gennaio 2009 14:28

E' indubbio che un risultato è stato raggiunto grazie alla Riforma della scuola: dopo tanto tempo insegnanti, genitori e, per la scuola superiore e l'università, alunni sono tornati ad incontrarsi, a confrontarsi, a far sentire alta la loro voce per combattere in difesa di un diritto fondamentale in tutti i Paesi del mondo:  una scuola di qualità.

E sono nati per questo scopo comitati spontanei,  associazioni trasversali in difesa della scuola pubblica, ultimo baluardo in difesa dell'autonomia e la libertà delle future generazioni.Nel mio piccolo cerco di apportare un modesto contributo inserendo il video realizzato dal "Comitato di zona 3 di Milano", che in modo simpatico, ironico ma assai efficace illustra lo stato delle cose attuali, i risultati raggiunti e la strada ancora da percorrere. 

 
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