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C'è tanta confusione tra i maestri elementari a proposito di tecnologie informatiche nella scuola primaria, da un pò di tempo si naviga un po' a vista tra leggi, circolari e faq e la cosa lascia aperta la porta ad ogni libera interpretazione. Ad alimentare questo caos aveva contribuito in maniera considerevole il Ministero dell'Istruzione, come forse ricorderete (leggi post). Su sollecitazione di un mio omonimo lettore, provo a fornire la mia interpretazione, cercando di attenermi il più possibile a quanto è scritto sulle carte provenienti da viale Trastevere.
Il D. M. 61 del 22/07/2003, all’art. 2, comma 1 stabilisce che “A decorrere dall'anno scolastico 2003/2004 si procederà, nei primi due anni della scuola primaria, all'introduzione generalizzata dell'alfabetizzazione informatica…”, quindi un indirizzo prescrittivo che ha indotto la maggior parte delle istituzioni scolastiche ad istituire “l’ora di informatica”, considerando che qualsiasi processo di alfabetizzazione vada realizzato attraverso percorsi didattici sistematici e programmati.
Il portale Balbuzie News segnala un'iniziativa promossa dall'Associazione Vivere Senza Balbuzie Onlus.
Si tratta di una guida gratuitamirata a sensibilizzare gli insegnanti che si trovano spesso impreparati di fronte ad un alunno balbuziente, causando, anche involontariamente, disagi o traumi che possono condizionare la vita dell'alunno da adulto. Si è voluta creare una guida pratica sui comportamenti dei balbuzienti a scuola, sugli atteggiamenti da assumere e da evitare per trattare nel miglior modo possibile chi soffre di balbuzie.
L'iniziativa educativa Io&irischi, promossa da ANIA Consumatori, si rivolge alle scuole italiane per promuovere nelle nuove generazioni una maggiore consapevolezza del rischio e una cultura della sua prevenzione e gestione nel percorso di vita, con un importante obiettivo: educare al rischio per educare al futuro.
Volete provare a cimentarvi nell'antica e sempre suggestiva arte di decorare uova per le prossime festività pasquali?
Volete tentare in classe di realizzare un lavoretto originale e personale?
In questo caso non userete la classiche uova sode, ma i gusci, dopo aver svuotato tuorlo ed albume.
Ecco come fare:
1- Con un cacciavite a croce praticare un forellino ad un'estremità dell'uovo (meglio se l'estremità in questione è quella non appuntita);
2 - Arrivare a dare al forellino praticato il diametro desiderato (minimo nel caso non vi si voglia inserire nulla, più largo si volesse introdurvi un nastrino piuttosto che una cannuccia piuttosto che un bastoncino).