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A 90 anni questo umile, grandissimo uomo delle istituzioni e della cultura italiana ci regala una sorta di eredità dal valore incommensurabile. Carlo Azeglio Ciampi ci parla di dignità individuale e collettiva, ci richiama al rispetto dell'etica e delle istituzioni, ricorda alla scuola il compito di istruire, ma anche di testimoniare modelli di vita.
La commozione nello svelare sentimenti strettamente personali e il ricordo del testamento della sua bisnonna, vergato a mano, che inizia con "Siate religiosi e onesti!", sono passaggi toccanti di un'intervista che andrebbe, a mio personale parere, proposta nelle scuole.
Forse facciamo ancora in tempo sperare... in un Paese migliore.
Se vi interessa il libro di Ciampi appena uscito "Non è il paese che sognavo", cliccate qui.
Le tematiche legate all'omofobia sono di grande attualità, occupando le prime pagine dei giornali sia per aberranti fatti di cronaca che per infelici e spesso irresponsabili interventi di alcune tra le massime autorità del nostro Paese.
All'estero, come sempre anni luce avanti rispetto a noi, la scuola si interroga su come inserire questa tematica all'interno dei programmi didattici e l'esperienza che vi presento ne costituisce una esemplare testimonianza.
Un istituto di Londra ha introdotto nelle sue classi lo studio di personaggi omosessuali della storia, nell’ambito di un programma mirato a combattere l’omofobia tra i ragazzi.
“Cosa hanno in comune – chiede l’insegnante – Sir Elton John, Alessandro il Grande, William Shakespeare e Clare Balding?“. Intanto le slides di Ian McKellen, Giulio Cesare, Martina Navratilova, Riccardo Cuordileone e Oscar Wilde sono mostrate alla classe. Il programma ai 1.350 alunni della Stoke Newington School sta avendo così tanto successo da essere esportato anche in altre scuole. “Avevamo notato che gli allievi stavano usando la parola “omosessuale” come termine di abuso” ha riferito Annie Gammon, una degli insegnanti.
La maestra Paola Limone sta raccogliendo informazioni sulle modalità usate nella scuola primaria per operare ricerche.
A tale scopo, invita tutti i docenti a compilare l'apposito questionario online (per iniziare occorre cliccare su Rispondi al sondaggio).
La collega ha voluto approfondire il tema delle ricerche scolastiche osservando i figli dei suoi amici che stampano intere pagine da internet e dalla pratica di selvaggi copia e incolla che riempono pagine di contenuti, quasi sempre in realtà ignorati. Da qui muove una riflessione sulle metodologie che realmente aiutano i bambini nel lavoro a casa e a scuola e sul tipo di percorso che viene fatto nella scuola primaria per preparare e aiutare i bambini e le famiglie al saper ricercare.
Ovviamente, una volta raccolti i dati, sarà nostra premura pubblicare l'esito di questa interessante... ricerca sulla ricerca.
Giunge, graditissimo, il saluto di Mario Lodi a maestre e maestri.
E' un contributo che interpreta il senso della funzione di insegnare oggi, un richiamo alla responsabilità del compito, una spinta a far leva sullo spirito di orgoglio di tanti professionisti chiamati ad operare tra disagi e frustrazioni di questi ultimi anni.
Grazie Maestro, a nome di tutti!
Care maestre e cari maestri,
mi è capitato spesso, in questo periodo, di ricevere lettere o telefonate da qualcuno di voi. La domanda che mi viene rivolta con maggiore insistenza è: “Come facciamo a insegnare, in tempi come questi?”.
Promemoria di un docente intelligente è una riflessione dell'ins. Cristina Galizia sul senso etico e sulla grande responsabilità che ogni docente ha nel formare i propri alunni.
Dalla lettura di queste note, appassionate e vibranti, a volte scherzose altre intime e penetranti, si coglie il senso profondo della missione docente.
Il testo si è ben presto trasformato in video, che riesce a sottolineare molto efficacemente il significato dei passaggi più significativi, grazie ad una sapiente scelta di immagini e musiche.
Vi consiglio di visitare l'interessantissimo blog didattico della collega, Arringo, "una piazza virtuale, luogo di incontro e di scambio di idee per tutti coloro che credono nella scuola, che vogliono mettere a frutto i propri talenti e che hanno tanta voglia di crescere insieme".
La lettura del testo e la visione del filmato sono il mio personale augurio di buon inizio di anno scolastico.
"Consapevole che sono qui non per scaldare la sedia e che la cattedra potrebbe benissimo essere occupata da qualcun altro, oggi mi impegnerò a dare il meglio a questi ragazzi che mi siedono davanti.