Avevo già segnalato i ransomware come la peggior categoria di virus, capaci di infettare milioni di computer e di restituirli alla normalità solo previo pagamento di un salato riscatto.
Purtroppo i ransomware sono ora in grado di colpire anche i dispositivi Android attraverso il malware LockerPIN che, all'insaputa dell'utente, imposta e modifica il PIN del telefono, bloccando lo schermo e chiedendo un riscatto di 500 dollari per tornare alla normalità.
Una volta installato nel device, il virus tenta di ottenere i permessi di amministratore, sovrapponendo al messaggio di sistema una propria finestra e presentandosi come installazione di una patch di aggiornamento. Purtroppo non esiste un modo semplice per modificare il PIN dei dispositivi corrotti se non ripristinando le impostazioni iniziali di fabbrica, con la conseguente perdita di tutti i dati.
Oltretutto non si ha neanche una garanzia di ripistinare tutte le funzionalità dello smartphone nel caso in cui si decida di pagare il riscatto, in quanto chi costruisce il trojan potrebbe impostare un PIN a caso, tenendo di fatto il dispositivo in blocco.
da recentissime statistiche sembra che la maggior parte dei dispositivi Android infettati si trovi attualmente negli Stati Uniti con una percentuale sul totale di oltre il 75%. Gli esperti del settore prevedono che a breve anche gli utenti europei finiranno nel mirino dei cybercriminali.
Ma come difendersi da questa minaccia? Gli esperti di Eset, società specializzata nella sicurezza informatica, suggeriscono di utilizzare applicazioni antivirus progettate specificamente per gli smartphone e i tablet Android (tra queste suggerisco Avast Ransomware), di effettuare backup periodici e di scaricare le applicazioni solo da app store certificati come Google Play o l'App Store di Amazon.